Seconda faida di Scampia, sono 16 – di cui 14 già detenuti – gli indagati per ben otto omicidi: figurano anche i nomi di Vincenzo e Marco Di Lauro, figli del boss Paolo Di Lauro, il primo libero, il secondo detenuto al 41bis dopo l’arresto del 2 marzo 2019 dopo oltre 15 anni di latitanza.
I due sono soprannominati rispettivamente “F2” e “F4” sul libro paga del clan sono tra i 16 destinatari delle misure cautelari notificate dai carabinieri del Nucleo Investigativo Di Napoli attinenti agli otto omicidi commessi nell’ambito della cosiddetta seconda faida di Scampia.
Seconda faida di Scampia, 16 indagati di cui 14 già detenuti: otto omicidi
Quattordici dei 16 indagati sono già detenuti: si tratta di affiliati ai clan camorristici denominati Di Lauro, Amato-Pagano e Vinella Grassi dei quartieri di Secondigliano e Scampia, coinvolti sia in quanto mandanti sia in quanto esecutori materiali di otto omicidi.
Si tratta degli agguati nei confronti di Giuseppe Pica (14 marzo 2007), Francesco Cardillo (14 marzo 2007) e Lucio De Lucia (21 marzo 2007) affiliati al clan Di Lauro. Inoltre, sotto la lente degli inquirenti anche l’omicidio di Patrizio De Vitale, ucciso il 31 maggio 2007 subito dopo essere passato nelle fila degli scissionisti degli Amato-Pagano; Luigi Giannino (13 giugno 2007), affiliato al clan della Vinella Grassi; Salvatore Ferrara (25 settembre 2007), affiliato al clan Di Lauro; Luigi Magnetti, affiliato al clan della Vinella Grassi, ucciso il 25 settembre 2007; Carmine Fusco, affiliato al clan Di Lauro, ucciso il 9 febbraio 2008.
L’arresto di Vincenzo Di Lauro, figlio di “Ciruzzo o’ milionario”
Vincenzo Di Lauro è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli nella sua abitazione di piazza Zanardelli, residenza storica del clan. Ancora una volta a notificargli la misura cautelare, come le altre due precedenti volte, è stato il capitano dei carabinieri Salvatore De Falco.
L’arresto di Vincenzo può essere considerato a tutti gli effetti un importante colpo all’organizzazione malavitosa fondata dal padre, Paolo, soprannominato “Ciruzzo o’ milionario”. Vincenzo Di Lauro, 31 anni, arrestato già tre volte e che sui libri paga del clan veniva indentificato con la sigla “F2”, in quanto secondo figlio di Paolo e Luisa D’Avanzo, aveva scontato la sua condanna e dal 2015 era di nuovo a piede libero.
Secondo gli inquirenti è il figlio più operativo di Paolo Di Lauro, sopravvissuto alla prima faida di Scampia perché detenuto. Venne scarcerato nel 2006, rendendosi subito irreperibile. Poi, fu arrestato ancora una volta il 27 marzo 2007 per associazione a delinquere di stampo camorristico e infine scarcerato nel gennaio 2015 per fine pena.