Sono passati dieci giorni dal ricovero in terapia intensiva al San Raffaele di Silvio Berlusconi, 86 anni, leader di Forza Italia. Giorni di apprensione dopo la rivelazione della diagnosi: Berlusconi ormai da due anni sta combattendo con una leucemia mielomonocitica cronica, una neoplasia del sangue che colpisce in tarda età. Una malattia che indebolisce il sistema immunitario, da ciò il ricovero per un’infezione polmonare.
Come sta Silvio Berlusconi, decimo giorno di ricovero: notte tranquilla per l’ex premier
Le condizioni dell’ex Presidente del Consiglio, però, sarebbero in graduale miglioramento. Silvio Berlusconi, secondo fonti ospedaliere, avrebbe trascorso una nona notte di ricovero tranquilla, ma oggi non sarà pubblicato alcun bollettino medico. L’ultimo, rassicurante seppur cauto, aggiornamento medico risale a ieri mattina, quando i professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri hanno firmato la terza nota congiunta in dieci giorni: parola d’ordine “costante miglioramento” in un quadro che resta comunque da cure intensive.
Nell’ultimo bollettino medico diffuso ieri sulle condizioni del Cav, Zangrillo e il collega ematologo Fabio Ciceri parlano hanno segnalato in particolare “un ulteriore costante miglioramento della funzionalità respiratoria e renale, con un efficace contenimento della leucocitosi e della sindrome infiammatoria”. Il quadro clinico complessivo di Berlusconi indica, ad ogni modo, richiede il proseguimento delle cure in ambito intensivo.
Intanto, dopo l’ultima visita di ieri, il secondogenito Piersilvio Berlusconi intima i giornalisti a mantenere il rispetto adeguato. Aggiunge, poi: “Sono ammirato dalla forza e dall’impegno di mio papà, ancora una volta sta lavorando per recuperare. È uscito il bollettino quindi non mi addentro in questioni mediche, è chiaro che è in un ambito intensivo e questa è una cosa che va tenuta in considerazione e rispettata ma adesso l’ho trovato di buon umore e, ve lo dico veramente, è un esempio. Si sta impegnando ed è in prospettiva con il suo pensiero“.