Dopo la raccolta firme per il clochard Simone Isaia, detenuto a Poggioreale per l’incendio della Venere degli stracci, per la sua scarcerazione è stato organizzato un sit-in. L’uomo, secondo quanto raccontato dai volontari della Mensa del Carmine, sarebbe affetto da una evidente forma di neuro-divergenza, perdendo lucidità e riferimenti. Il sit-in si terrà sabato 12 agosto alle 11 in piazza Municipio.
L’obiettivo è quello di chiedere per il clochard “cure non carcere”. Il sit-in è organizzato da Iod edizioni, pastorale carceraria della Chiesa di Napoli, associazione Liberi di volare, chiesa evangelica Libera di Casalnuovo, United Colors of Naples, Tribunale 138. Non solo, hanno aderito anche il garante dei detenuti di Napoli, Don Tonino Palmese, e il garante campano Samuele Ciambriello.
“Aderiamo come garanti dei detenuti, regionale e del comune di Napoli, alla sentita e apprezzata iniziativa che si terrà sabato a sostegno di Simone Isaia ritenendo che le istituzioni da noi rappresentate, in ambito dei diritti dei detenuti, stanno attentamente monitorando dal punto di vista giudiziario, esistenziale e anche familiare, la vicenda che vede sotto accusa il giovane Simone” spiegano Palmese e Ciambriello.
“Infatti, il dialogo avviato con la difesa, la famiglia, il mondo del volontariato, la comunità di accoglienza e lo stesso penitenziario, ci conferma la giusta richiesta di un approfondimento che tenga conto della condizione salutare di Simone. Pertanto, il nostro impegno continuerà nel sostenere la possibilità di ribadire che se dovessero esserci le condizioni per una “pena alternativa” ci sarà sicuramente il nostro sostegno“.
“Auspichiamo che i magistrati competenti, nel corso delle indagini, laddove offrano nuove ed efficaci garanzie di tutela della collettività, possano rimodulare la misura custodiale in atto, consentendo a Simone di affrontare e risolvere il disagio personale, che certamente ha avuto un ruolo determinante in questa triste vicenda”, concludono.