Sommergibile Titan, La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha recuperato “presunti resti umani” nell’area dove sono sono stati rinvenuti i detriti. A riportarlo è la Cnn citando la Guardia Costiera statunitense. Analisi sui detriti e sui presunti resti dei prossimi giorni sveleranno ulteriori dettagli rispetto a quanto accaduto alla spedizione verso il relitto del Titanic.
I pezzi del sommergibile Titan sono stati trasportati in Canada, al molo di Saint John’s, quasi una settimana dopo che le autorità hanno annunciato che una “catastrofica implosione” aveva ucciso tutti e cinque gli uomini a bordo del mezzo sottomarino, che avrebbe dovuto raggiungere i resti del Titanic nel profondo dell’oceano.
I resti, “accuratamente raccolti dai rottami sul luogo dell’incidente“, saranno analizzati così come i detriti, che dovrebbero fornire “elementi decisivi per comprendere le cause di questa tragedia“, ha dichiarato Jason Neubauer, che sta conducendo le indagini della Guardia Costiera sull’incidente.
I rottami erano stati ripescati nei giorni scorsi, e portati a terra. Sul Titan c’erano il miliardario pakistano Shahazada Dawood, suo figlio Suleiman, il magnate britannico Hamish Harding, l’esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henry Nargeolet, e Stockton Rush, il capo della società armatrice Ocean Gate.
“C’è ancora molto lavoro da fare per comprendere i fattori che hanno portato alla catastrofica perdita del Titano e per contribuire a garantire che una simile tragedia non si ripeta“, ha affermato ancora Neubauer.
Il ritrovamento arriva nello stesso giorno in cui è giunta in Canada un’altra parte dei resti del sommergibile Titan, recuperati dalla compagnia canadese a cui appartiene anche la Polar Prince, la nave madre del Titan.
Su questi resti, anche le autorità canadesi stanno conducendo indagini per determinare le cause dell’incidente del sommergibile. La Polar Prince aveva trasportato il sommergibile Titan il 16 giugno con i suoi cinque occupanti dal porto di San Giovanni di Terranova al punto nell’Atlantico a circa 600 chilometri a sud-est, dove riposa sul fondale il relitto del Titanic. Secondo le autorità statunitensi, Polar Prince ha perso il contatto con Titan domenica 18 giugno, 105 minuti dopo l’inizio dell’immersione verso il Titanic. Ma solo tre giorni dopo si è avuta la conferma che il sottomarino era imploso e tutti i suoi occupanti erano morti.