“Maurizio Sarri si è reso capopopolo di una rivolta del modo di vedere il calcio. Io a casa sceglievo sempre di vedere il Napoli di Sarri, ero in piedi ad applaudirlo quando giocava”. A parlare è il tecnico azzurro Luciano Spalletti durante la conferenza stampa alla vigilia del match contro la Lazio di domani sera.
“Non m’importa meglio o peggio. Io ho preso quello che volevo prendere, quando ho potuto sono andato a vedere le partite. Sui campi di Castelvolturno ancora ci sono le linee di passaggio del suo calcio. Poi non mi fregano i paragoni”.
“Noi portiamo dietro una cultura di lavoro iniziata anche da altri, un modo di stare in campo che erano caratteristiche di giocatori che hanno preceduto questi”, ha aggiunto l’allenatore azzurro.
“Sarri ha delle cose che sono simili, a entrambi piace stare in tuta, a me anche quando passeggio mi piacciono le scarpette. Poi l’idea di fare la partita, voler comandare il gioco. E’ stato anche un tema nell’ultimo periodo, possesso palla o non possesso palla. Il possesso ti fa decidere dove vuoi giocarla. E’ fondamentale saper alternare ritmi e dimensioni del possesso, ma qui poi si va in discorsi più profondi. Si dice gioco verticale, anche quello, si deve alternare perché dipende se gli altri ti vengono a prendere o meno, se vengono a prenderti la difesa deve salire” ha concluso Spalletti.