Un cancello chiuso con un catenaccio sbarra l’accesso alla spiaggia pubblica di Palazzo Donn’Anna. Protestano le associazioni che si battono per un mare libero e gratuito. Le spalleggia un vero esperto della materia come il costituzionalista Lucarelli. Secondo il docente della Federico II il passaggio va riaperto subito. Senza se e senza ma. E in attesa che l’assessore comunale Mancuso batta un colpo, il presidente della commissione consiliare ad hoc Migliaccio s’impegna a risolvere il caso.
Siamo a Posillipo. In via Sermoneta 19. Qui si apre il varco alla lingua di sabbia tra Bagno Ideal e Palazzo Donn’Anna destinato a coloro i quali, saltando gli stabilimenti che insistono sull’arenile, vogliono guadagnarsi l’ultimo spicchio di spiaggia, l’unico dove non è obbligatorio svenarsi per godersi un po’ di sole, oppure tuffarsi nelle chiare e dolci acque del golfo. Questo fino al 30 settembre, giorno in cui è terminata ufficialmente la stagione balneare e i lidi hanno serrato definitivamente i battenti. Dopo, qualcosa di insolito è accaduto: qualcuno ha chiuso dietro di sé il cancello di via Sermoneta 19 e vi ha apposto un grosso catenaccio in modo da assicurarsi che nessuno potesse attraversarlo.
La reazione del coordinamento Mare libero e gratuito non si è fatta attendere. Un gruppo di attivisti si è dato appuntamento in via Sermoneta 19 per un sit-in di protesta. E il dissenso è arrivato fin dentro le stanze del Comune, dove il consigliere Carlo Migliaccio, presidente della Commissione consiliare Ambiente, si è impegnato a riunire attorno allo stesso tavolo per risolvere il problema i titolari dei lidi, i rappresentanti delle associazioni e l’assessore comunale al ramo Paolo Mancuso, che, interpellato da Crc, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Nel frattempo, Alberto Lucarelli, docente ordinario di diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, esperto in materia di demanio e concessioni, gioca d’anticipo indicando la strada: “Rispetto alla vicenda dei cancelli che, anche conclusa la stagione balneare, impediscono l’accesso al mare ai cittadini”, scrive il professor Lucarelli in un post sul suo profilo Facebook, esiste “un’unica azione da porre in essere da parte del Comune”, cioè “quella di disporre l’immediata rimozione degli ostacoli abusivi e illegittimi”.