A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Stefano Antonelli, agente:
“Lo scudetto al Napoli è importante per tutti noi. E’ la squadra che ha meritato di più e oggi possiamo dire addio alla scaramanzia.
Inter e Juve hanno trascorso momenti societari abbastanza turbolenti, ma hanno organici importanti e sono abituate a vincere. Il Napoli ha giocato il calcio più bello di Europa e avrebbe vinto lo scudetto a prescindere. Quest’estate a Dimaro c’erano tante incertezze e invece il Napoli vincente è nato proprio lì esprimendo un calcio clamoroso.
Peccato per la Champions, ma quei 20 minuti iniziali a Milano hanno fatto la differenza: in porta sembrava ci fossero 3 portieri veri, la palla non è entrata per inerzia e ci sono partite che nascono in quel modo e spesso se non riesci a vincerle, devi stare attento a non perderle.
Udogie perché non convocato da Mancini? Non è una non convocazione che riguarda le prestazioni, la non convocazione fa parte delle gerarchie. Probabilmente Mancini vuole dare dei segnali. Allo stesso tempo quante volte vi chiedete perchè Zaccagni non è in Nazionale? Qualcuno ha detto che aveva qualche problemino muscolare, il calciatore lo ha riferito ai medici della Nazionale dicendo di non voler partecipare alle 2 amichevoli e da quello che si evince, Mancini non l’ha digerita bene ed ha voluto dare un segnale a Zaccagni non convocandolo più. Nelle convocazioni del ct ci sono sempre delle sue motivazioni, ma sono certo che quella di Udogie prima o poi arriverà.
Il futuro di Spalletti? Faccio fatica a pensare che possa andar via. Questa vittoria parte da lontano, dalle cessioni dei big.
Udogie mezzala sinistra? No. E’ un quinto che può fare anche il quarto, può fare il centrocampista d’attacco a sinistra, spesso lavora da mezzala, ma diventerà tra i più importanti nel suo ruolo.
Osimhen? Qualche pazzo porterà 150 milioni per prenderlo, datelo per certo. Osimhen oggi vale quanto Haaland perché hanno caratteristiche diverse, ma sono due giocatori importantissimi. A fine stagione ci sarà certamente qualcuno che vorrà prenderlo. Nel tempo sono andati via Higuain, Cavani e il calcio a Napoli è sempre andato avanti, anzi si è vinto. Se arrivano 150 milioni non si può non ascoltare e se non lo vendi, vuol dire che poi devi vincere tutto perché non puoi più partecipare, ma devi vincere tutto. Quest’anno si è iniziato con la tristezza degli adii, l’incertezza degli arrivi, ed è arrivato lo scudetto ecco perché non bisogna temere le cessioni. Trovare qualcuno che paghi 70 milioni per Kim, invece, la vedo più difficile”.