Il famoso cantautore britannico Sting si trova a Napoli, città alla quale si dice molto legato. Sting si è esibito per i detenuti del carcere di Secondigliano ed ha ricevuto in dono la prima chitarra dei liutai del progetto Metamorfosi della onlus Casa dello Spirito e delle Arti, costruita dei detenuti con il legno dei barconi naufragati a Lampedusa. Riguardo le tappe di Sting a Napoli, trattandosi di un impegno di beneficenza, si sa ben poco: l’agenda è segreta.
Sting mantiene la promessa: esibizione per i detenuti del carcere di Secondigliano
Sting ha mantenuto la promessa fatta nei confronti di padre Antonio Loffredo, l’ex parroco della Basilica del Rione Sanità. Il parroco, una sera a cena, gli raccontò della Fondazione San Gennaro e dei laboratori in cui i detenuti costruivano strumenti musicali. Stando ai racconti dei testimoni, il musicista avrebbe commentato: “Dalle barche nascono strumenti funzionanti? Va bene allora vengo e ve li suono”. E così e stato.
La direttrice del carcere, Giulia Russo, non ha nascosto la sua sorpresa in un’intervista a Repubblica: “Se me lo avessero raccontato da ragazza che avrei avuto qui per qualche giorno Sting, non ci avrei mai creduto“.
Il provveditore per le carceri della Campania Lucia Castellano spiega che il progetto Metamorfosi nasce da un’ide di Arnoldo Mosca Mondadori: “Perché, dopo Milano, non formare liutai anche al Sud? – Avrebbe sostenuto Mondadori – Subito mi è venuto in mente il carcere di Secondigliano ed è stato grazie all’impegno della direttrice Giulia Russo che adesso tre detenuti sono riusciti a diventare dei liutai al termine di un corso durante il quale sono stati regolarmente remunerati“.