Un’altra sentenza è stata emanata per alcuni dei responsabili degli stupri compiuti la scorsa estate al Parco Verde di Caivano. Il giudice del Tribunale per i minorenni di Napoli, Anita Ippolito, ha deciso per tre condanne due a 9 anni e una a 10 anni di reclusione al termine del processo celebrato con rito il abbreviato emesso nei confronti di tre dei sette minorenni coinvolti negli abusi compiuti ai danni di due cuginette di 12 e 10 anni.
“Non appena avremo letto le motivazioni della sentenza del giudice Polito, presenteremo appello” ha dichiarato l’Avvocato Giovanni Cantelli, legale del 17enne G.M., al termine della lettura del dispositivo con cui il suo assistito è stato condannato a 10 anni di reclusione.
“Siamo compiaciuti dell’esito raggiunto, ma non dobbiamo dimenticare che, trattandosi di imputati minorenni, non ci sono né vincitori né vinti” così si è espressa l’avvocato Clara Niola, legale della madre di una delle due cuginette vittime delle violenze. “Il contesto di povertà educativa in cui hanno avuto luogo i fatti, è un contesto sociale ed umano non supportato dai giusti interventi (nonostante ve ne siano stati), e le violenze sono state poste in essere perché sganciate da una dimensione di rispetto per l’altro.
“Questi eventi facciano da monito a noi tutti- ha aggiunto. per poter offrire sempre più ai nostri giovani dei modelli positivi di riferimento da imitare, coi quali potersi confrontare per evitare che altre vicende analoghe possano verificarsi. Con ciò senza dimenticare le famiglie di tutti i minorenni, a vario titolo coinvolti, da supportare in percorsi di sostegno umano”.
La sentenza è stata emanata a soli pochi giorni dalle pene tra 9 anni e 10 anni e otto mesi di reclusione, invocate il 5 luglio dal pm Claudia De Luca. Nello stesso giorno a due maggiorenni, Giuseppe Varriale e Pasquale Mosca, coinvolti nelle violenze sono state comminate delle condanne a 12 anni e 5 mesi e a 13 anni e 4 mesi di reclusione.
La vicenda è avvenuto nel Parco Verde di Caivano la scorsa estate. Stando alle ricostruzioni, le due cuginette sono state portate in un capannone, dove è avvenuta la violenza. Il gruppo responsabile degli abusi è stato rintracciato e individuato in seguito alla denuncia dei familiari agli inquirenti.