Continuano le disperate operazioni di ricerca e soccorso del sommergibile Titan, disperso nell’oceano Atlantico da ormai tre giorni. Il sommergibile doveva recarsi ad una profondità di circa 3800metri per visitare il relitto del Titanic, ma ad un’ora e mezza circa dalla sua immersione, si sono perse le sue tracce. È possibile che sia rimasto impigliato nei pressi del relitto o sul fondo dell’Atlantico con 5 persone a bordo.
250mila dollari per vedere i resti del Titanic: questo il prezzo per il viaggio che potrebbe finire in tragedia. Al momento, i soccorritori stanno ancora cercando di individuare il sommergibile. Solo una volta individuato, si potrà tentare il salvataggio, reso molto difficile dalle condizioni estreme.
Ieri erano stati rilevati dei rumori sottomarini provenienti dalla zona in cui il sommergibile è scomparso, ma ciò non ha comunque permesso di individuare il luogo in cui si trova. Veicoli telecomandati (ROV) sono stati dispiegati sott’acqua per indagare, ma tale analisi non ha portato al risultato sperato.
La Marina degli Stati Uniti ha chiesto la collaborazione della Francia per l’utilizzo, nelle operazioni di ricerca, del robot Victor 6000 che arriva a profondità superiori a quelle del relitto del Titanic. La nave francese Atlante è in viaggio e sta trasportando il mezzo di trasporto robotizzato.
Anche se Titan venisse localizzato, le operazioni di soccorso sarebbero davvero molto difficili per via della pressione, della temperatura e del buio. Inoltre, il sottomarino è chiuso dal di fuori ed è impossibile da aprire dall’interno. Se anche fosse emerso da qualche parte, sarebbe impossibile per i suoi passeggeri uscire senza aiuti esterni.
Il sommergibile avrà riserva di ossigeno fino alle 5:00 ore locali di giovedì, le 11 del mattino (ora italiana). La fornitura d’ossigeno, però, è relativa ad una serie di fattori: in stato d’alterazione le persone a bordo consumano più ossigeno e questo potrebbe accorciare di molto il tempo a disposizione dei soccorritori.