La Venere degli stracci trasloca. Oggi è iniziato lo smantellamento della replica dell’opera di Michelangelo Pistoletto, incendiata un anno fa da un senza dimora e poi riprodotta dallo stesso artista e installata nello stesso posto in piazza Municipio, dove è rimasta per cinque mesi. Un’iniziativa fortemente voluta dalla giunta guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, apprezzata da una parte della cittadinanza e dai turisti, ma contestata dalle opposizioni, che hanno parlato di spreco di denaro pubblico.
La scultura lascia il centro della city, per essere ricollocata dopo un opportuno restauro nella chiesa di San Severo al Pendino in via Duomo, dove sarà regolarmente esposta al pubblico. Al suo posto, in piazza Municipio, a partire dal 9 ottobre, ci sarà Tu si ’na cosa grande, ultima creazione autografa del maestro Gaetano Pesce, concepita dall’artista prima della sua scomparsa lo scorso 3 aprile. L’opera rientra nell’ambito del programma di arte pubblica Napoli contemporanea curato da Vincenzo Trione.
“L’arte e la cultura sono elementi fondamentali per la rigenerazione urbana e la coesione sociale, e Napoli, con la sua storia millenaria e la sua vivacità contemporanea, è il luogo ideale per sperimentare nuove forme di espressione artistica – commenta il sindaco Gaetano Manfredi – La Venere degli stracci ha rappresentato un esempio concreto di come l’arte possa trasformare e arricchire il tessuto urbano. Siamo impegnati a sostenere e promuovere iniziative come Napoli Contemporanea per fare in modo che la città continui ad essere una crocevia di creatività e innovazione, un punto di riferimento culturale a livello internazionale”, conclude Manfredi.