Nella notte tra il 15 e il 16 aprile si è aperta una gigantesca voragine a Secondigliano come conseguenza del maltempo con il crollo di un conduttore fognario. Per fortuna, non è stato coinvolto alcun mezzo di trasporto. La voragine ha un diametro di circa dieci metri ed una profondità di almeno otto metri.
Lo sprofondamento della strada nella carreggiata di via del Cassano è avvenuto poco alla volta, a causa dei rovesci incessanti che hanno interessato Napoli e provincia per tutta la notte. Il crollo definitivo è avvenuto intorno alle 3:30 ma la voragine ha continuato ad allargarsi in mattinata.
A parlare delle operazioni di rispristino e messa in sicurezza del luogo, l’assessore alla protezione civile, infrastrutture e mobilità del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza.
L’assessore spiega: “Ieri è stato un giorno di lavoro intensissimo. ABC – Acqua Bene Comune Napoli – ha fatto un lavoro splendido con le imprese di riferimento. Anche i vigili del fuoco. Il lavoro maggiore è stato già fatto, la fogna è stata già ripristinata con un bypass provvisorio ieri sera alle 23. Il collettore che ha subito danni è stato ispezionato dall’interno: ci sono danni ma non così gravi da aver impedito la funzionalità. Non bisognerà quasi sicuramente scavare in profondità“.
Aggiunge: “Sono arrivati camion con la terra per riempire la voragine nonostante il giorno festivo. Quindi, con un bypass provvisorio la fogna ha ripreso a lavorare, tant’è che ieri sera è stata ridata anche l’acqua a tutti i cittadini. Adesso si lavora per il ripristino finale non provvisorio della fogna, ma la parte più difficile è stata fatta“.
Riguardo la sicurezza delle abitazioni ai due lati della strada crollata, Cosenza rassicura: “Bisognerà verificare se la statica è stata compromessa o meno. Quando le verifiche saranno fatte – di cui non si occupa il comune che controlla da ente terzo – controlleremo la situazione per questi cittadini che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni“.
La voragine ha sicuramente riaperto una vecchia ferita nel cuore dei cittadini di Secondigliano, quella del crollo degli anni ’90. L’assessore ha così commentato: “Il crollo degli anni ’90 – che ricordo molto bene, essendo stato un giovane ingegnere – fu causato da tutt’altro motivo, lo scavo di una galleria sotterranea. In questo caso il problema è diverso: la vecchiaia delle fogne di Napoli è una questione importante un po’ ovunque. Col PNRR faremo dei lavori, abbiamo dei progetti finanziabili“.
“Noi facciamo ispezioni nel profondo, ma all’improvviso perdite superficiali possono provocare danni in profondità. Ma è difficile trovarli prima. La mappatura delle fogne di ABC è straordinariamente precisa e stiamo predisponendo un sistema di sensoristica, col PNRR, per prevenire il più possibile queste rotture“.