La forza del team nel gioco di squadra, non solo nel calcio, ma anche quando si parla di ricerca medica e di gruppi di lavoro scientifici . È questo il tema della settima edizione dell’evento multidisciplinare “We in action- La Forza del team 2025” che si è aperto oggi a Napoli al Royal Continental Hotel di Napoli e che durerà fino a domani, martedì 9 settembre.
Nel corso degli interventi dei medici chiamati a spiegare i loro studi, si è parlato delle tematiche riguardanti le malattie metastatiche e sulle nuove frontiere della ricerca sulla cura per i tumori cutanei e del Melanoma. Giuseppe Bergomi, leggenda del calcio italiano e commentatore tecnico di Sky, è intervenuto come ospite d’eccezione nel corso del convegno per portare la sua testimonianza di sportivo e di uomo di squadra. Domani sarà presente, invece, lo chef stellato napoletano, apprezzato in tutto il mondo per la sua capacità di unire tradizione e innovazione in cucina, Gennarino Esposito.
“La prevenzione funziona meglio se la si considera un ‘gioco di squadra” ha affermato il Prof. Paolo Ascierto, Presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunologia Oncologica e terapie innovative dell’Istituto Pascale di Napoli. “Le periodiche ‘ispezioni’ cutanee, specialmente in questo periodo dell’anno, con l’aiuto di un amico o un familiare consentono di controllare anche zone difficili da raggiungere da soli, come ad esempio il dorso e il cuoio capelluto. In quest’ultimo caso possono essere d’aiuto anche i barbieri e i parrucchieri”.
Sono proprio i nei nuovi, infatti, i più pericolosi rispetto a quelli preesistenti- si legge in una nota- Uno studio pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology ha dimostrato che il 70% dei casi di melanoma insorge come una nuova lesione sulla pelle sana e non da nei già presenti. “I ricercatori hanno preso in esame i risultati di 38 studi clinici e oltre 20mila casi di melanoma – spiega Ascierto-. Ne è risultato che meno di un terzo dei melanomi insorge da nei preesistenti, mentre la grande maggioranza di essi si manifesta come nuova lesione pigmentata su pelle sana. La ricerca ha inoltre mostrato come i melanomi originati dai nei preesistenti siano mediamente più sottili e pertanto meno aggressivi”.
“Individuare il melanoma in tempo significa avere più chances di guarigione” continua il comunicato. “Nonostante i numerosi progressi nel trattamento del melanoma, anche nei casi avanzati grazie all’immunoterapia, una diagnosi precoce raddoppia le probabilità di sopravvivenza”, sottolinea Ascierto”.
Proprio come succede nello sport: più ci si prepara ad anticipare le mosse dell’avversario, maggiori sono le chances di vittoria. Ce lo ricorda anche Giuseppe Bergomi, leggenda del calcio italiano e campione del mondo nel 1982. “Preparazione e gioco di squadra sono ingredienti chiave del successo nel calcio, così come nella vita”, dichiara.
“Ma attenzione il gioco di squadra non si fa solo in famiglia. “Anche se l’occhio di un amico o di un familiare può essere d’aiuto, è fondamentale rivolgersi a un dermatologo, l’unico che può discriminare un neo innocuo da uno che non lo è – conclude Ascierto -. Come nel calcio ognuno deve giocare la sua partita, scienziati, medici e pazienti. Solo così possiamo mettere KO il melanoma” si conclude così il comunicato.
